di Salvatore Sfrecola
Ho ascoltato una dichiarazione di Carlo Calenda, Segretario di “Azione”, che conferma quanto ho scritto di recente a proposito del tema sicurezza nelle città e nei borghi, argomento che interessa tutti i cittadini, di qualunque parte politica. Calenda parla dopo l’omicidio stradale commesso a Milano da alcuni giovanissimi rom che, alla guida di un’auto rubata, hanno investito una anziana signora che si trovava su un marciapiede. Identificati, grazie alle telecamere sul posto, gli occupanti dell’auto sono stati rintracciati in un campo rom già sgombrato e successivamente ricostituito abusivamente. Dice, dunque, Calenda: “i campi rom vanno sgomberati, tutti, perché sono isole di illegalità dove si tollerano senza alcuna ragione fatti gravissimi. I bambini spesso non vanno a scuola, sono sporchi, abusati, usati per chiedere denaro. Quindi non è una questione di destra o di sinistra. Quello che è accaduto a Milano è il frutto di un’illegalità diffusa e, tuttavia, chi deve intervenire, certamente deve intervenire, è il Ministero degli interni e gli sgomberi vanno fatti. A chi ti risponde ma poi che se ne fa di queste persone. Beh, se ne fa che si trovano una casa, si trovano un lavoro, mandano i figli a scuola. Se non riescono a pagarsi la casa entrano nelle graduatorie. Se non vogliono, se vogliono continuare a fare quella vita che è una vita che li pone fuori dalla legge, vanno fuori dall’Italia perché questo è un Paese che ha delle regole che ci sta le deve rispettare. Chi non le rispetta se ne va fuori. I bambini che vengono sfruttati vanno presi, tolti alle famiglie che li sfruttano, mandati a scuola e trovate famiglie d’affido. Questo va fatto e la tolleranza verso lo schifo che c’è nei campi rom è una delle cose peggiori che l’Italia fa”.
Non c’è nulla da aggiungere. È la prova che sul tema sicurezza e dignità delle città e dei borghi non c’è differenza tra destra e sinistra perché parliamo di un valore comune. E questo dovrebbe muovere il Governo “di destra”, sicuro di avere l’appoggio delle sinistre, o meglio dei suoi elettori, al di là delle divagazioni ideologiche di Elly Schlein e compagni. A tre anni circa dalla formazione del Governo Meloni il cambio di passo, cui si è provveduto con il decreto sicurezza, peraltro in parte contestato per alcuni aspetti ritenuti esagerati, dimostra che sarebbe stato necessario agire da tempo, anche sulla base delle leggi esistenti, assicurando una presenza sul territorio che evitasse zone franche ovunque, da Nord a Sud, anche con l’impiego dell’esercito.
La sicurezza che si chiede di attuare è necessaria anche per offrire un’immagine dell’Italia che è preziosa per un Paese meta di turismo culturale e ricreativo che interessa ogni area geografica. Ovunque, a cominciare dalle stazioni ferroviarie è un degrado intollerabile e una manifestazione di illegalità che va assolutamente eliminata. E devono concorrere governo ed opposizione, perché i partiti che si oppongono a questo governo devono presentarsi agli occhi dell’elettorato come pretendenti a gestire la cosa pubblica. Lo tengano presenti i leader dei partiti della sinistra, troppo spesso distratti dalla tutela degli immigrati e degli emarginati, e facciano come Calenda che ha indicato la strada giusta per aiutare chi ha bisogno ma pretendendo il rispetto della legalità. È un tema che non si gestisce con slogan ma con i fatti.