domenica, Agosto 3, 2025
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Ci ha lasciato un Maestro del diritto penale, un grande Avvocato, Gustavo Pansini

di Salvatore Sfrecola

Avrebbe compiuto 92 anni tra pochi giorni, il 9 di agosto, Gustavo Pansini, Professore di Diritto processuale penale, celebre avvocato, noto nei Tribunali e nelle Corti per la sua straordinaria competenza professionale e per l’impegno nella difesa dei principi garantisti nel processo penale che richiamava costantemente nelle sue pubblicazioni e portava nei congressi e nei convegni giuridici. Professore universitario, Preside di facoltà, già Presidente dell’Unione delle Camere Penali Italiane (UCPI), ha costantemente affidato la sua autorevolezza ad una grande umanità e ad una straordinaria passione civile. Devoto alla memoria del Re Umberto II, ricordava spesso agli amici quando, bambino, aveva accompagnato il padre in occasione della visita del Sovrano a Napoli, alla vigilia del referendum del 1946, ed era rimasto stupito per le folle che ovunque avevano accolto il Re. E con gli ambienti monarchici aveva mantenuto un costante rapporto partecipando da relatore sui temi della Giustizia penale ai seminari di formazione del Fronte Monarchico Giovanile organizzati dal Presidente dell’Unione Monarchica Italiana, l’avv. Alessandro Sacchi, a Castel di Sangro.

La notizia della sua scomparsa lascia un vuoto profondo non solo tra i penalisti italiani ma anche nel mondo accademico e culturale. Dopo una lunga carriera dedicata allo studio, all’insegnamento e all’aggiornamento della procedura penale, Pansini era riconosciuto per il rigore intellettuale, la chiarezza delle posizioni e la disponibilità verso i colleghi più giovani. Oltre alle sue numerose pubblicazioni scientifiche e agli interventi istituzionali, Pansini ha lasciato un’impronta indelebile nel settore della formazione forense e nella salvaguardia delle garanzie costituzionali, sempre in prima linea per riaffermare il valore del giusto processo e dei diritti della difesa.

Numerosissimi i messaggi di cordoglio arrivati alla famiglia. Tra i primi, quello dell’Unione delle Camere Penali Italiane: “I penalisti italiani piangono la scomparsa del prof. avv. Gustavo Pansini. L’Unione delle Camere Penali Italiane si stringe con affetto e profonda commozione attorno alla famiglia del prof. Gustavo Pansini, Presidente dell’Unione dal 1987 al 1990, maestro indimenticato di diritto processuale penale e figura di assoluto rilievo nell’avvocatura italiana. Il prof. Pansini è stato tra i principali artefici dell’identità culturale e associativa della nostra Unione, contribuendo in maniera decisiva alla sua costruzione statutaria, alla sua apertura europea e alla difesa instancabile del ruolo costituzionale dell’avvocato penalista. Il suo magistero, unito a una straordinaria passione civile, ha lasciato un’impronta profonda che ancora oggi ispira l’impegno di tutti noi. Ma è soprattutto il suo spirito di servizio che desideriamo ricordare. Anche dopo la fine del suo mandato, il professor Pansini non ha mai fatto mancare la sua presenza attiva, generosa, entusiasta. Con riservata costanza, ha partecipato a ogni congresso, ha offerto la sua voce nei momenti decisivi, ha accompagnato la crescita della nostra comunità come guida autorevole e partecipe. La sua presenza era sempre attesa, il suo pensiero sempre ascoltato con rispetto. Nel rivolgere ai figli, la prof.ssa Carla, gli avvocati Giovanni e Gabriella Maria e ai familiari tutti le nostre più sentite condoglianze, sentiamo di perdere non solo un fondatore, ma un amico, un punto fermo, una coscienza lucida della nostra identità. Il suo ricordo continuerà a vivere nel cuore dell’Unione e nella passione di tutti coloro che, grazie anche a lui, hanno imparato a credere nella libertà della difesa”.

Merita di essere riportato per intero, per l’ampiezza del ricordo sotto i vari profili che la personalità del Prof. Pansini giustifica. Numerosi anche i messaggi dei colleghi, degli allievi, molti dei quali oggi rivestono con onore la toga di giudice e di avvocato.

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