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FRAMMENTI DI RIFLESSIONI

di Licia Grassucci, Dirigente del Consiglio di Stato

Santi Pietro e Paolo

Oggi ricorre la solennità dei santi Pietro e Paolo, festa liturgica in onore del martirio dei due apostoli. A Roma è festa patronale.

Gli amici ricordano il Prof. Avv. Pietrangelo Jaricci per il suo onomastico.

Il segreto professionale del giornalista e il diritto di accesso 

La RAI è assoggettata al diritto di accesso di cui agli artt. 22 e ss. legge n. 241/1990, essendo compresa tra i “gestori di pubblici servizi” e, in quanto tale, pur nella sua veste formalmente privatistica di S.p.A. e pur agendo mediante atti di diritto privato, conserva indubbiamente significativi elementi di natura pubblicistica.

Conseguentemente, è suscettibile di ostensione la documentazione connessa all’attività preparatoria di acquisizione e di raccolta di informazioni confluite nell’elaborazione del contenuto del servizio di inchiesta giornalistica “Vassalli, valvassori e valvassini”, mandato in onda durante la trasmissione “Report” del 26 ottobre 2020, avente ad oggetto la rete di rapporti di consulenza professionale instaurati su incarico di enti territoriali e locali con il richiedente l’accesso.

La suddetta documentazione risulta costituita dall’interlocuzione intercorsa tra un soggetto, gestore di servizio pubblico (RAI), con soggetti di natura pubblica. 

Sulla base di tale considerazione, il Collegio giudicante esclude che possa riconoscersi prevalenza al segreto giornalistico sulle “fonti” informative rispetto al diritto di accesso (Tar Lazio, Roma, Sez. III, sentenza 18 giugno 2021, n. 7333).

Il giudice Livatino 

Non molto tempo fa il Prof. Avv. Pietrangelo Jaricci ricordava, nella presente rubrica, la figura di Rosario Livatino, il magistrato ucciso dalla “Stidda” agrigentina il 21 settembre 1990 quando aveva soltanto 38 anni.

Lo scorso 9 maggio è stato beatificato nella cattedrale di Agrigento, il primo magistrato beato nella storia della Chiesa cattolica.

Il Vaticano ha riconosciuto che quello del “giudice ragazzino” di Canicattì è stato un martirio in odium fidei. Non essendo stata fatta la ricognizione del corpo, sepolto nella cappella di famiglia del suo paese, come reliquia sull’altare è stata esposta la camicia che il magistrato indossava quando fu ucciso. 

Il Professore sarebbe stato profondamente commosso per questo riconoscimento.

L’Italia e lo Stato Vaticano

A proposito della legge contro l’omofobia e della nota diplomatica inviata dalla Santa Sede, il premier Draghi ha risposto che l’Italia è laica e il Parlamento è libero. 

Tuttavia, “… non è in gioco la libertà di culto o quella di pensiero… la stessa laicità del nostro Stato (…) evoca a sua volta una questione di diritto internazionale, non soltanto di diritto interno. Perché concerne i rapporti fra Stati sovrani…E perché muove dalla speciale posizione del cattolicesimo, l’unica confessione religiosa al mondo eretta a Stato. Ne deriva una somma di poteri, compreso il diritto di voto nelle conferenze Onu, i privilegi doganali, l’esistenza di una Banca di Stato (lo Ior), l’apertura di relazioni diplomatiche con 183 Paesi. Ma ne derivano altresì vincoli e divieti, che in questa vicenda sono stati disattesi, violati e calpestati” (Michele Ainis, “Il muro della doppia sovranità”la Repubblica, 24 giugno 2021).

I cambiamenti della giustizia

Il 4 giugno u.s. il Ministro della giustizia Marta Cartabia ha presentato ai partiti di maggioranza la sua proposta di riforma dell’ordinamento giudiziario.

Il giorno precedente, il Partito radicale e la Lega hanno depositato in Corte di cassazione i quesiti per sei referendum sulla giustizia. Da luglio inizierà la raccolta delle firme, che dovrà chiudersi il 31 agosto. I referendum, benché abrogativi, hanno come obiettivi:

Separazione delle carriere.

Dividere le carriere di magistrati inquirenti e giudicanti, al fine di accrescere l’autonomia di questi ultimi.

Più limiti alla custodia cautelare.

I dati riferiti depongono nel senso che, in Europa, l’Italia detiene il primato dei detenuti in attesa di giudizio. Attualmente la custodia cautelare è ammessa per i reati che prevedono più di 5 anni di reclusione se sussistono tre condizioni: reiterazione del reato, fuga e inquinamento delle prove. Il referendum limiterebbe la custodia cautelare solo a fronte del pericolo di reiterazione del reato ed esclusivamente per i reati che comportino l’uso delle armi o di violenza.

Responsabilità civile dei magistrati più diretta.

A differenza dell’attuale disciplina risalente al 1988 che vede anzitutto lo Stato rispondere degli errori giudiziari, il referendum mira a consentire al cittadino che si ritiene vittima di chiamare direttamente in causa il pm o il giudice responsabile.

Mutare il sistema delle nomine nel Consiglio superiore della magistratura.

Il referendum intende abrogare l’attuale sistema di nomine dei membri togati del Csm basato sulle “liste di magistrati presentatori” onde impedire che le correnti presenti nell’ambito della magistratura possano condizionare le elezioni presentando i propri candidati.

Abrogare la legge Severino.

La legge 6 novembre 2012, n. 190 (cd. legge Severino), recante norme finalizzate alla prevenzione e repressione della corruzione, prevede la sospensione automatica dalla carica parlamentare o di governo di colui che sia stato condannato in via non definitiva per reati di particolare gravità o commessi contro la pubblica amministrazione.

Più poteri agli avvocati nei distretti giudiziari.

Presso le Corti di appello sono presenti organismi coordinati con il CSM, composti da magistrati (che detengono la maggioranza), avvocati e docenti universitari in materie giuridiche. Detti organi hanno competenze in ordine alla formazione dei ruoli dei procedimenti civili e penali, alla valutazione delle attitudini dei magistrati, all’attribuzione di incarichi extragiudiziari, ecc. L’abrogazione di norme mediante referendum mira ad attribuire maggiore potere decisionale alla componente non togata, attualmente limitato alla formazione dei ruoli dei procedimenti.

Crediti d’imposta inesistenti

“Si intensificano i controlli sul fronte antiriciclaggio ed evasione fiscale. Secondo l’Uif di Bankitalia oltre l’80% degli illeciti tributari riguarda irregolari compensazioni di crediti fasulli. Stando ai dati, infatti, nel 2020 l’agenzia delle Entrate ha individuato e bloccato un miliardo di indebite compensazioni di crediti inesistenti celati nel modello F24” (Ivan Cimmarusti, “Crediti d’imposta fasulli: bloccate operazioni per un miliardo”il Sole24ORE, 28 giugno 2021).

Se i sospetti troveranno riscontro nelle verifiche, forse possiamo guardare al futuro con più ottimismo.

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