sabato, Dicembre 14, 2024
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A Malta l’Italia vince ma non convince

di Salvatore Sfrecola

A La Valletta gli azzurri di Roberto Mancini si riscattano dopo la sconfitta contro l’Inghilterra. Tuttavia, la squadra, drasticamente cambiata rispetto a quella sconfitta a Napoli, otto cambi, tre quarti della difesa, tutto il centrocampo che, con Cristante, Tonali e Pessina, diventa più fisico e d’assalto e gli esterni, Politano e Gnonto, non convince del tutto. L’unico promosso a pieni voti è il centravanti italo-argentino Mateo Retegui, che va a gol come aveva fatto con l’Inghilterra. Due reti in due partite e con i primi tre tiri. Leggeremo sui giornali oggi espressioni di entusiasmo per il centravanti, anche banali, del tipo “dalla Pampa con furore”, ma sincere e giuste. È lui che restituisce sicurezza alla squadra. Il suo gol sblocca la partita, con un preciso colpo di testa su calcio d’angolo tirato da Tonali al 15°, e stabilisce la distanza con la squadra maltese anche se alle prime battute, a parte la straordinaria parata di Donnarumma, non eravamo partiti con l’approccio giusto ad un confronto che tutti i commentatori hanno detto e scritto essere con una squadra inferiore. Dodici minuti più tardi arriva il raddoppio, di Pessina su cross di Emerson.

Diffido sempre da questi giudizi preventivi. Sappiamo bene come sul campo anche una squadra modesta possa trovare il guizzo per segnare e vincere. L’argentino è promosso a pieni voti. Non lo conoscevamo, ma si è immediatamente presentato con autorevolezza e continuità, virtù preziosa che dà certezze. Ha immediatamente dimostrato di meritare a pieno il ruolo che gli è stato assegnato. Non solo capace di un tiro implacabile, fa pieno gioco di squadra, cerca la palla, la trattiene e la porta là dove può passarla per costruire la trama che porta a segnare od a fornire un assist.

Se è il centravanti ideale lo diranno le prossime partite, ma per il momento Retegui ci fa ben sperare. Intanto ci prendiamo tre punti preziosi che ci fanno dimenticare la sconfitta subita al Maradona di Napoli, in attesa di tempi migliori. L’inizio è incerto, titubante, ma l’esito positivo s’intravede da subito. Che il gol di Pessina consolida. Sarebbe stato necessario cercare il terzo gol, ma gli azzurri rallentano, come vediamo spesso anche nel campionato italiano. Quando i tifosi attendono il massimo impegno, i giocatori sembrano accontentarsi e tolgono il piede dall’acceleratore e il ritmo del gioco si abbassa. I più benevoli tra i commentatori diranno che lo hanno fatto in vista dei prossimi impegni nel Campionato e nelle Coppe. Sarà, ma mi ricorda tanto la morale della favola di Esopo, la volpe e l’uva. Nondum matura est. Nolo acerbam sumere!

In Macedonia e contro l’Ucraina, dovremo avere un approccio più determinato, un gioco di squadra più sicuro e costante.

Abbiamo visto dei momenti che ci hanno dato soddisfazione con Politano autorevole a destra e Cristante che domina il centrocampo, con Pessina e Tonali, poi il gol di Retegui e di Pessina. A metà primo tempo Grifo avrebbe potuto segnare il 3-0, ma Bonello respinge. 

La partita va stancamente verso la fine. Malta cerca soltanto di non subire altre reti.

Andiamo a dormire soddisfatti per il risultato ma con un po’ di amaro in bocca. Non è la squadra che vorremmo.

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