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Frammenti di riflessioni

del Prof. Avv. Pietrangelo Jaricci

Giustizia civile

Le Sezioni unite hanno precisato che deve affermarsi la giurisdizione del giudice ordinario come da giurisprudenza costante delle sezioni unite ribadita di recente anche con l’ordinanza n. 7303 del 2017, secondo la quale le controversie riguardanti la determinazione e la corresponsione delle indennità di occupazione legittima dovute in conseguenza di atti ablativi, ai sensi dell’art. 53, comma 2, del d.P.R. n. 327 del 2001 (oggi art. 133, comma 1, lett. g, c.p.a.), appartengono alla giurisdizione del giudice ordinario, a nulla rilevando che la relativa domanda sia stata proposta dall’attore unitamente a quella, devoluta invece alla giurisdizione del giudice amministrativo, di risarcimento del danno da perdita del bene, stante la vigenza, nell’ordinamento processuale, del principio generale di inderogabilità della giurisdizione per motivi di connessione (Cass., Sez. un. civ., 22 giugno 2020, sentenza n. 12142).

Il nuovo Giudice costituzionale

Il Presidente Angelo Buscema è il nuovo Giudice della Corte costituzionale eletto dai magistrati della Corte dei conti.

“Figlio d’arte, come si usa dire, il padre Salvatore, anche lui magistrato della Corte dei conti, è stato uno dei massimi esperti di contabilità pubblica, autore di numerose pubblicazioni e di un fondamentale Trattato in cinque volumi, Buscema, dopo un’esperienza di funzionario della pubblica istruzione, è entrato nel ruolo della magistratura contabile nel 1981, classificandosi primo nel concorso a referendario. A lungo impegnato soprattutto nelle funzioni di controllo, nel 2011 è stato designato Presidente della Sezione giurisdizionale regionale del Veneto. Rientrato a Roma ha presieduto le Sezioni riunite in sede di controllo per poi essere nominato Presidente della Corte dei conti dal Consiglio dei ministri, su proposta del Consiglio di presidenza della magistratura contabile.

Buscema ha avuto il consenso di quanti lo stimano per le sue doti di equilibrio e di garbo personale e, pertanto, lo hanno ritenuto idoneo alla funzione di componente della Consulta in un momento difficile per la Corte dei conti nei confronti della quale, in tempi di semplificazioni amministrative, si appuntano le accuse, prevalentemente infondate, di chi ritiene che i controlli preventivi di legittimità siano motivo di rallentamento dell’attività amministrativa” (Salvatore Sfrecola, “Angelo Buscema nuovo Giudice costituzionale indicato dalla Corte dei conti”, in questa Riv., 14 luglio 2020).

Un anno dopo

“Si diceva, un anno fa di questi tempi, che il pericolo era la destra sovranista rappresentata dalla Lega. Il governo Conte 2 nacque un mese dopo, come una manovra di Palazzo, senza radici nel Paese, nonostante la richiesta di Nicola Zingaretti, un’alleanza strategica tra Pd e M5S per mescolare l’impasto di un nuovo centro-sinistra. A quasi un anno di distanza si può dire che tutto questo non ha più valore. Si può fare un’alleanza strategica se si sa chi sei, a quali valori appartieni, quali interessi rappresenti. E sulla base di queste identità puoi costruire un progetto alternativo a quello della destra che invece sa benissimo cosa è e chi vuole rappresentare. Se si smarrisce questa identità, invece, tutto diventa possibile, anche l’impossibile (Marco Damilano, “Nel silenzio della società”, L’Espresso, n. 30/2020, 10 ss.).

Vademecum governativo

Camere silenti.

– Il Governo farfuglia.

– Parola d’ordine: “salvo intese”.

– La notte il Governo sogna di fare politica.

Ma i sogni svaniscono all’alba.

– Attività di Governo: braccia conserte, almeno fino a tutto il 3 agosto 2021.

– Economia in coma.

– La democrazia langue.

– Il Colle tace.

Da Calamandrei  

“L’arringa defensionale, anziché parte integrante del processo, è scaduta così fino ad essere una specie di parentesi di divagazione inserita a mezzo del processo: come in certi antichi spettacoli teatrali in cui, per far riposare gli attori, si inseriva tra un atto e l’altro un intermezzo di danza, durante il quale gli spettatori potevano tranquillamente dormire senza temere di perdere il filo della commedia (Piero Calamandrei, “Elogio dei giudici scritto da un avvocato”, rist. 2^ ed., Milano, 2001, 79).

Nascita del Colosseo

Nell’80 d.C., dopo dieci anni di lavori, fu ultimata la costruzione del Colosseo, al tempo chiamato Anfiteatro Flavio. L’imperatore Tito, per festeggiare l’inaugurazione, stabilì cento giorni di giochi e reclutò i migliori gladiatori al mondo. Per il popolo di Roma fu un evento festivo senza precedenti. Il giorno dell’inaugurazione si affrontarono tra loro due gladiatori divenuti celebri: Prisco e Vero. I due combatterono con una tenacia sovrumana, immersi nelle urla di giubilo della folla. Andarono avanti a combattere così a lungo che furono inserite delle pause per permettere loro di mangiare, bere e riprendere la lotta con più vigore. Alla fine l’imperatore Tito, estasiato da quello che sembrava essere un duello senza fine, interruppe l’incontro e proclamò entrambi vincitori. Prisco e Vero acquistarono la libertà, come premio per il loro valore (Costantino Andrea De Luca, “Pillole di storia antica”, Roma, 2019, n. 276, p. 261 s.).

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