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Frammenti di riflessioni

del Prof. Avv. Pietrangelo Jaricci

Giustizia amministrativa

Con le modifiche apportate dall’art. 5 del d.l. n. 32/2019 all’art. 2 bis del t.u. edilizia la demolizione e ricostruzione di un fabbricato è consentita nel rispetto delle distanze legittimamente preesistenti purché sia effettuata assicurando la coincidenza dell’area di sedime e del volume dell’edificio ricostruito con quello demolito, nei limiti dell’altezza massima di quest’ultimo. In caso diverso, le eventuali disposizioni derogatorie sulle distanze devono comunque essere previste dai Comuni nell’ambito degli strumenti urbanistici (Cons. Stato., Sez. IV, sentenza 16 ottobre 2020, n. 6282).

Contributo di solidarietà

In un recente, calibrato articolo apparso su La Verità del 30 ottobre Salvatore Sfrecola (“La Consulta considera legittimo sacrificare i diritti dei pensionati”) si sofferma su taluni aspetti dell’intervista rilasciata dal Presidente della Corte costituzionale al Corriere della sera, sottoponendo, tra l’altro, a critica il contributo di solidarietà posto a carico delle pensioni più elevate dalla legge di bilancio del 2019, correttamente ritenuto un vero e proprio esproprio.

I rilievi mossi a talune considerazioni dell’intervistato (e dell’intervistatore) sono senz’altro da condividere. In particolare, sembra quantomeno inopportuno parlare di “diritti tiranni” che potrebbero essere “ridotti” a seconda della necessità del momento, con evidenti gravi rischi di sconfinamenti da parte della magistratura, di ogni ordine e grado, e conseguente sacrificio di diritti del cittadino ritenuti intangibili.

Gratta e vinci

Taluni dipendenti della Lottomatica, con accesso al server aziendale, una volta individuati i biglietti vincenti, i tagliandi venivano acquistati in varie rivendite.

Tra il 2015 e il 2019 sono stati illecitamente incassati 27 milioni di euro. Una prova ulteriore di come gli italiani, pur senza il reddito di cittadinanza, riescono comunque a sopravvivere agevolmente (per un dettagliato servizio, Michela Allegri, Il Messaggero, 30 ottobre 2020).

Di chi è la colpa?

“Per capire quello che sta succedendo in Italia, con la recrudescenza del coronavirus, bisogna rileggere le cronache di nove mesi fa. Se ci si prende la briga di riavvolgere il nastro e di tornare a quel primo periodo, si comprendono infatti molte delle indecisioni dei nostri politici e soprattutto si hanno le prove dell’impreparazione con cui è stata ed è affrontata la pandemia.

Il ministro della salute Roberto Speranza, il 2 febbraio in tv, condannò gli allarmismi di certi giornali: le scelte che stiamo facendo possono rassicurare il nostro Paese, non bisogna avere paura. Siamo pronti anche a scenari che possono avvenire, ma che noi escludiamo totalmente. Quanto fossero pronti lo si vide appunto nel giro di 15 giorni. Contro gli allarmismi si schierò anche Luigi Di Maio, forse perché nel suo nuovo ruolo di ministro degli Esteri non voleva irritare troppo la Cina” (Maurizio Belpietro, “Se la colpa è degli italiani e mai di chi li governa”, Panorama, n. 44/2020, 3). 

Concorsi in magistratura

“Benvenuti nel mondo al rovescio dei concorsi di magistratura. Là dove la correttezza e il rispetto del diritto dovrebbero essere un prerequisito minimo, la regola sono invece i sospetti e le denunce, e perfino qualche rissa.

E dato che in Italia nulla mai cambia, soprattutto nel male, lo stesso identico elenco di anomalie è una costante ormai storicizzata. Compare, tale e quale, già nel concorso per magistrati (ordinari) del 1992” (Maurizio Tortorella, “Serve un magistrato che indaghi sul concorso per magistrati”, Panorama, n. 45/2020, 40 ss.).

Parla don Abbondio

“Vedete! e non è finita qui. Se quelli che restano non mettono giudizio questa volta, e scacciar tutti i grilli dalla testa, non c’è più altro che la fine del mondo” (Alessandro Manzoni, “I promessi sposi”, XXXIII, 56).

Le fiabe: “regno del meraviglioso”

“C’era una volta e c’è ancora la fiaba, quel magico universo narrativo dove tutto è possibile. Perfino realizzare desideri irrealizzabili o raggiunger sogni irraggiungibili. E poco importa se in questo strano mondo abitano anche tanti personaggi cattivi. Streghe, lupi e draghi aiuteranno ogni piccolo lettore a sentirsi più forte, più sicuro, diverso…

D’altra parte, cosa sono le fiabe se non racconti fantastici che hanno accompagnato, prima in forma orale e poi scritta, la storia dell’uomo portando ordine nel caos della vita? A pensarci bene le fiabe partono sempre da situazioni di disagio o di privazione, per questo l’eroe fugge e inizia il suo viaggio verso un altrove popolato da streghe, orchi, giganti che combatte con coraggio o con l’aiuto di pozioni magiche, fino a tornare felicemente a casa, anche se cambiato, perché ha conosciuto un mondo nuovo, perché ha scoperto cos’è l’ansia o la paura… Ma soprattutto restano (le fiabe) il regno del meraviglioso, un luogo in cui poter esplorare ciò che appare un mistero, un’isola di libertà” (Francesca De Sanctis, “Attenti al lupo”, L’Espresso, n. 44/2020, 76 ss.).

Le fiabe hanno sicuramente contribuito a crescere intere generazioni, aiutando, fin dalla più tenera età, a distinguere il bene dal male.

Riso amaro

Le dosi distribuite del vaccino anti-influenzale risultano, come noto, insufficienti, a fronte di una massiccia richiesta, più che prevedibile.

Con tali premesse, l’eventuale vaccino anti-Covid, esaurita la fase della sperimentazione, per l’approvvigionamento sarà necessario un decreto legge, successivamente convertito; si affronteranno, quindi, i necessari interventi sia delle autorità sanitarie, sia della burocrazia ministeriale che detteranno le concrete modalità di fruizione del farmaco.

Sarà comunque necessario che gli interessati si sottopongano prima a due tamponi. Dopo di che verrà stilato un elenco dei richiedenti il vaccino, poi inoltrato alle competenti Prefetture, con priorità accordata ai fruitori del reddito di cittadinanza.

Eventuali, ulteriori determinazioni potranno essere adottate da appositi, istituendi comitati tecnico-scientifici, sentiti i Governatori regionali.

Le prime dosi, disponibili non si sa quando, verranno iniettate nel corso dei festeggiamenti per la nomina del nuovo Capo dello Stato, nell’aula di Montecitorio, alla presenza dei membri del Parlamento, che innalzeranno cartelli augurali con su scritto “lunga vita ai vaccinati”. Altra cerimonia si svolgerà all’Altare della patria. Il Papa parlerà alla folla in Piazza San Pietro.

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