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Giuseppe Dalla Torre non è più tra noi. Un giurista insigne, un gran Signore

di Salvatore Sfrecola

È difficile scrivere quando l’emozione ti prende la gola e i pensieri e i ricordi si accavallano e non sai da dove cominciare, quando il dolore è grande per la perdita di un uomo e di uno studioso stimato per la sua cultura e, insieme, per il tratto signorile che tutti gli riconoscevano. Ecco, chi mi ha dato la triste notizia della morte del Professor Giuseppe Dalla Torre Del Tempio di Sanguinetto, ha sottolineato proprio questo. Ci ha lasciato un gran Signore, di quelli che s’incontrano sempre più di rado al giorno d’oggi. Ed un giurista raffinato, docente di Diritto Ecclesiastico e Canonico e di Costituzionale, storico attento di quelle discipline, come deve chi le approfondisce con particolare impegno.

Oratore brillante, editorialista acuto di Avvenire, il quotidiano dei Vescovi, dove chiosava eventi rilevanti nel panorama del diritto pubblico, Giuseppe Dalla Torre è stato un’esponente di spicco della cultura cattolica e di quella giuridica in specie, come ha ricordato un comunicato dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani (UGCI) della quale è stato Presidente Nazionale.

Nato a Roma nel 1943 da un’antica e nobile famiglia trevigiana, da sempre legata alla Santa Sede (il nonno Giuseppe è stato per molti anni direttore de l’Osservatore Romano), Dalla Torre ha iniziato come docente nelle Università di Modena e di Bologna. Dal 1991 a Roma, è stato Rettore della Lumsa che ha guidato con sapienza e saggezza, assicurandole un crescente prestigio nel mondo delle università romane, dotandola sempre di nuovi, importanti spazi, favorendo l’espansione dell’offerta formativa, in termini di attenzione scientifica e di crescita della comunità accademica. È stato membro del Consiglio Universitario Nazionale (CUN) dal 1997 al 2006, Vicepresidente del Coordinamento Regionale delle Università del Lazio (CRUL) e Vice Presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane (CRUI) e del Comitato Nazionale per la Bioetica.

Ha mantenuto fino ad oggi la guida della Scuola di Alta Formazione in Diritto Canonico, Ecclesiastico e Vaticano.

Dal 1997 al 2019 è stato presidente del Tribunale dello Stato della Città del Vaticano e, nel corso degli anni, consultore di diversi dicasteri pontifici.

Giuseppe Dalla Torre è stato insignito di numerose onorificenze: Cavaliere di Collare e Luogotenente Generale dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme; Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana; Grande Ufficiale dell’Ordine di S. Gregorio Magno; Grande Ufficiale dell’Ordine al merito melitense.

Non ha mancato, altresì, quando è stato sollecitato, di svolgere un impegno civile quale Consigliere comunale di Roma.

Infine un ricordo personale, non solo per le occasioni, da docente a contratto di Diritto amministrativo europeo presso la Lumsa, che mi hanno consentito di scambiare con lui qualche riflessione, spesso su temi di attualità sempre da lui approfonditi con straordinario equilibrio. Lo ricordo anche quando mi soffermavo a salutarlo all’uscita dalla Messa domenicale delle 11 nella parrocchia di Santa Maria Regina Apostolorum,in via Ferrari, e lui, ironico e sorridente, seguiva qualche scambio di battute con la Signora Nicoletta, con la quale condivido la passione sportiva per la Lazio.

Una grande perdita per la cultura e per il mondo cattolico. Mancherà agli amici, ai colleghi, agli allievi ed a quanti hanno apprezzato quel Signore, austero e garbato, che sapeva sorridere coinvolgendo l’interlocutore.

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