sabato, Luglio 27, 2024
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Sempre “sul pezzo”

di Salvatore Sfrecola

Avevo appena pubblicato un articolo sul “bonus 110”, che sviluppa alcune considerazioni del Procuratore regionale della Corte dei conti per il Piemonte, Quirino Lorelli, a propositi degli illeciti favoriti dalle autocertificazioni, che hanno sostituito i controlli delle amministrazioni, quando i telegiornali hanno dato notizia di una stretta disposta dal Consiglio dei ministri, su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti.

Infatti, il Governo con un decreto-legge ha introdotto misure urgenti in tema di agevolazioni fiscali in materia edilizia e di efficienza energetica. L’intervento – spiega il comunicato di Palazzo Chigi – “si è reso necessario anche alla luce degli ultimi dati certificati dall’ISTAT, che hanno portato alla revisione del deficit relativo all’anno 2023 arrivando alla misura del 7,2 per cento, revisione al rialzo che segue quella già intervenuta per gli anni 2021 e 2022”.

In tale contesto il decreto prevede, tra l’altro:

  • “l’eliminazione, per gli interventi successivi all’entrata in vigore delle nuove norme, delle residue fattispecie per le quali risulta ancora vigente l’esercizio delle opzioni per il cosiddetto sconto in fattura o per la cessione del credito in luogo delle detrazioni;
  • al fine di acquisire, alla scadenza ordinaria del termine previsto per le suddette agevolazioni (4 aprile 2024), l’ammontare del complesso delle opzioni esercitate e delle cessioni stipulate, si esclude l’applicazione dell’istituto della remissione in bonis che avrebbe consentito, con il pagamento di una minima sanzione, la comunicazione funzionale alla fruizione dei benefici fino al 15 ottobre 2024;
  • al fine di garantire un’adeguata e tempestiva conoscenza delle grandezze economiche e finanziarie connesse alle misure agevolative oggetto del decreto, l’introduzione di misure volte ad acquisire maggiori informazioni inerenti alla realizzazione degli interventi agevolabili. È, inoltre, previsto, un corredo sanzionatorio. In particolare, l’omessa trasmissione di tali informazioni, se relativa agli interventi già avviati, determina l’applicazione di una sanzione amministrativa di euro 10.000, mentre per i nuovi interventi è prevista la decadenza dall’agevolazione fiscale;
  • al fine di evitare la fruizione dei bonus edilizi anche da parte dei soggetti che hanno debiti nei confronti dell’erario, come già previsto nel nostro ordinamento in altri casi, si dispone la sospensione, fino a concorrenza di quanto dovuto, dell’utilizzabilità dei crediti di imposta inerenti i bonus edilizi in presenza di iscrizioni a ruolo o carichi affidati agli agenti della riscossione relativi a imposte erariali nonché ad atti emessi dall’Agenzia delle entrate per importi complessivamente superiori a euro 10.000, se scaduti i termini di pagamento e purché non siano in essere provvedimenti di sospensione o non siano in corso piani di rateazione per i quali non sia intervenuta decadenza;
  • l’introduzione di misure volte a prevenire le frodi in materia di cessione dei crediti ACE, riducendo a una la possibilità di cessione ed estendendo la responsabilità solidale del cessionario alle ipotesi di concorso nella violazione, nonché ampliando i controlli preventivi in materia di operazioni sospette”.

Una risposta a quello che aveva denunciato il Procuratore della Corte dei conti il 10 marzo, giorno dell’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte dei conti del Piemonte. L’articolo, nel cassetto da alcuni giorni, era destinato sulle prime ad altro giornale che forse si è trovato ingolfato dalle polemiche e dalle cronache. Così l’ho pubblicato su Un Sogno Italiano.

Sempre ieri l’on. Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati, intervenendo su TG2 Post, condotto da Manuela Moreno, ha parlato della crisi ai margini orientali dell’Europa, là dove la Russia esercita la sua prepotenza ai danni dell’Ucraina e sfida la NATO.

L’analisi del parlamentare è stata sostanzialmente in linea con quanto avevo scritto l’altro ieri a proposito di iniziative di pace e scenari di guerra.

Solo per segnalare due fra i tanti, tempestivi interventi di questo giornale con il quale intendiamo stare “sul pezzo”, come si dice, per rispondere anche alle sollecitazioni di chi ci scrive e interloquisce con noi, privatamente o in occasione di pubblici incontri su temi di attualità e di interesse generale.

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