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Frammenti di riflessioni

del Prof. Avv. Pietrangelo Jaricci

Giustizia amministrativa

È illegittima l’esclusione dalla prova scritta di una selezione pubblica bandita dal Comune di Trieste di un candidato al quale è stata rilevata una temperatura corporea superiore ai 37,5 gradi, essendo stata surrettiziamente introdotta e applicata una causa di esclusione dalla selezione pubblica che, oltre a non trovare legittimazione in alcuna disposizione di legge o altra norma di carattere sovraordinato cd. “emergenziali” (ovvero dettate per contenere il diffondersi del virus da Covid 19), non è in alcun modo prevista dalla lex specialis che disciplina la selezione stessa (T.a.r. Friuli Venezia Giulia, Sez. I, sentenza 1° dicembre 2020, n. 415).

Tornano i pescatori di Mazara del Vallo

…Il “Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ed il Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, hanno offerto un accreditamento internazionale al Generale Haftar che controlla la Cirenaica…

I pescatori e le loro famiglie, ovviamente, hanno gioito e a molti italiani è parso che il governo abbia saputo gestire la vicenda. Ma non è così, perché una detenzione di oltre 100 giorni di un equipaggio italiano, con l’iniziale tentativo di ricatto di promettere la liberazione in cambio di soggetti detenuti in Italia a seguito di sentenze di condanna, dimostra quanto poco credito abbia il governo italiano in Libia dove noi abbiamo grossi interessi in particolare per l’approvvigionamento di fonti energetiche di gas e di petrolio. E dove possiamo vantare un ruolo storico culturale sulle orme di Roma che nei paesi rivieraschi ha lasciato significative immagini di civiltà, le strade, gli acquedotti, gli anfiteatri, le terme, a dimostrazione che l’occupazione di quelle aree geografiche aveva un carattere inclusivo e non predatorio, come siamo abituati dall’esperienza coloniale di alcuni paesi europei” (Salvatore Sfrecola, “’In ginocchio da te’: ovvero Conte e Di Maio alla corte di Haftar”, in questa Riv., 19 dicembre 2020).

Il comportamento del governo non merita certamente un plauso.

Ma, come ha già evidenziato efficacemente il nostro Direttore in altro suo recente scritto, “una classe politica modesta ha partorito un governo modesto”. Ogni altro commento appare superfluo.

Paese blindato

“Allarmato dall’andamento dei contagi, e spronato dall’impulso emulativo di Angela Merkel”, il nostro governo ha emanato ulteriori restrizioni per le festività.

“La colpa, par di capire, è dell’invasione di strade e negozi cui abbiamo assistito in questi ultimi giorni. Con la differenza che mentre la Merkel, con raziocinio e polso teutonici, pronuncia dei diktat rari, chiari e decisi, Conte procede con quell’andamento a fisarmonica detto più elegantemente bustrofedico o rongorongo, che rappresenta il va e vieni del bove con l’aratro, e che si usava nelle antiche salmodie religiose. Secondo il governo la ragione di questi continui adattamenti risiederebbe nell’indisciplinata condotta dei cittadini che non rispettano le regole.

Forse dovrebbe domandarsi se non sia in gran parte anche colpa sua. Questa colpa consiste nell’avere stracciato quel principio fondante di ogni stato democratico, che si chiama certezza del diritto.

La certezza del diritto non è un concetto dogmatico di astrazione speculativa. È, nella sua accezione più lata, una sorta di software che abbiamo dentro di noi, e che Platone chiamava idee innate.

…Il cittadino è disorientato, sfiduciato e irritato. Questi sentimenti negativi potrebbero tradursi in rassegnazione apatica, e questo minerebbe dalle fondamenta una possibile ripresa. Oppure potrebbero convertirsi in protesta collettiva, magari non violenta, ma comunque visibile. E questa sarebbe una catastrofe. L’unico rimedio, è un protocollo di regole chiare, omogenee e soprattutto razionali. Ma la necessità di tenere in piedi una coalizione così precaria segue delle ragioni che la ragione non conosce” (Carlo Nordio, “Schizofrenia dei divieti e certezza del diritto”, Il Messaggero, 15 dicembre 2020).

Italia tecnicolor

“Un giorno è rossa, un giorno è arancione, un altro è gialla. Sembra l’abito di Arlecchino, che non è il migliore da indossarsi, mentre a noi tocca mettercelo senza neanche sapere quale sia la tinta più adatta alle circostanze” (Vittorio Feltri, “La gente è stanca di ordini contraddittori”, Libero, 15 dicembre 2020).

La sindaca Raggi

Ha recentemente dichiarato che andrà avanti “a testa alta”.

È sicuramente l’espediente più idoneo per evitare di vedere i rifiuti che ingolfano le strade della Capitale.

Occorrono certezze

“Mentre dell’avviata verifica nella maggioranza non si conoscono gli sviluppi, sarebbe, invece, il momento della definitiva chiarezza da parte di tutte le forze politiche. Si abbandonino i tatticismi o, se tali non fossero, allora si assumano le rispettive formali posizioni e si arrivi a valutare se e come procedere. C’è un bisogno assoluto di certezze, innanzitutto istituzionali” (Angelo De Mattia, “Con un esecutivo pieno di incertezze l’unica cosa certa è che non si voterà”, Il Tempo, 22 dicembre 2020).

Ostaggi perenni

“Magari fosse solo una questione di Natale, la rinuncia a un cenone, a una festa in famiglia, una sciata, un viaggio e un veglione. Qui sono in ballo pure i mesi di gennaio, febbraio, marzo, aprile e non si intravede la fine. Non è in questione il ponte tra Natale e Capodanno ma quello ben più lungo tra Natale e Pasqua, e oltre. Anzi è un ponte da qui all’eternità. Ci dicono minacciosamente che dobbiamo abituarci a convivere a lungo con il virus, magari per sempre, anche perché il virus aggiorna continuamente le sue versioni (Marcello Veneziani, “Un’ondata tira l’altra ci fanno pagare i loro errori tenendoci ostaggi per sempre”, La Verità, 22 dicembre 2020).

Nuova disciplina olimpica

“C’è un solo modo per evitare che le risse tra gang di adolescenti al Pincio degenerino. Vanno regolamentate e devono svolgersi sotto l’egida del Coni (nonché, ovviamente, sottoposte al vaglio continuo del Tar del Lazio, come ogni attività umana di questo Paese). Se il periodo di prova darà buoni esiti, è possibile che la rissa tra adolescenti sia una delle nuove discipline ammesse alle prossime Olimpiadi di Parigi. I praticanti, in tutto il mondo, sono già milioni. La specialità ‘parents’ prevede anche la partecipazione dei genitori, che inizialmente assistono ai lati gridando ‘menaje a quer lurido!’ e scambiandosi insulti tra loro, e nel secondo tempo possono entrare in lizza personalmente, anche con armi da fuoco, meglio se non denunciate” (Michele Serra, “Specialità olimpica: Rissa del Pincio”, L’Espresso, n. 52/2020, 61).

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